C’è una differenza sostanziale fra il semplice atto del cibarsi, del catapultare vivande nel proprio apparato digerente per sopravvivere, e l’assaggiare un piatto che non sia solo alimento, ma un condensato di emozioni sincere. Ed è il raggiungimento della meta, da tutti ambita ma nel quotidiano perlopiù disattesa, di sentirsi coccolati quando una pietanza entra…